Emanuele IULA
Chiedilo a Luna
Edizioni Efesto, Roma 2018, pp. 208
ISBN 9788833810492
Giuseppe e Luna si conoscono durante la festa di compleanno di un amico comune. Lui introverso e concettuale. Lei osservatrice e riflessiva. Tutti e due amanti della musica rock. Il libro racconta l’amicizia di due ragazzi che scoprono di essere l’uno interlocutore ideale per l’altra. Ne nascono dialoghi appassionati, nei quali fanno la scoperta di un mondo interiore di cui entrambi avevano avuto, fino ad allora, solo vaghe intuizioni. Il cuore dei loro dialoghi riguarda principalmente i temi del desiderio, della solitudine e della scoperta di sé. Il denominatore comune del loro stare insieme è l’andare oltre le apparenze che talvolta caratterizzano la vita dei loro coetanei. Senza mai cadere in giudizi scontati, giungono spesso a percepire l’inadeguatezza di determinate condotte, destinate a rimanere sterili e senza avvenire. L’amicizia di Giuseppe e Luna si trasforma così nella testimonianza vivace di una vita capace di crearsi e di rigenerarsi ogni volta che ha il coraggio di mettersi in discussione e di confrontarsi con chi la pensa diversamente.
Emanuele IULA
è un sacerdote gesuita. Nato e cresciuto nelle periferie di Roma, è appassionato di musica rock, di sport e di saggistica. Sin dai banchi di scuola si è rivelato sensibile alle domande del mondo giovanile, vissuto innanzi tutto in prima persona, in un secondo momento con il volontariato e con l’animazione, più recentemente con l’insegnamento. Nel 2001 entra nella Compagnia di Gesù, dove si specializza in mediazione e in filosofia. L’esperienza e la formazione nella vita religiosa gli permettono di venire a contatto con ambienti e sensibilità assai diversificate. Le esperienze con i detenuti, con le persone senza dimora e con le varie forme di conflittualità sociale si riversano in modalità altrettanto differenziate nei suoi scritti. Tra le sue pubblicazioni troviamo La chair et la cité. Sexualité et politique chez Aristote (2013), Carlo Maria Martini. La Parola che rigenera il mondo (2015), e soprattutto Nous, les fils de la déconstruction. Essai d’éthique générative (2018). Il presente romanzo si propone come un tentativo di tradurre in chiave narrativa le sue ricerche sul tema dell’etica generativa.