Ermeneutiche dell’unico

Luigi TERRITO

Ermeneutiche dell'Unico

Reciproche interpellanze tra monoteismo cristiano e tawḥīd islamico

Àncora, Milano 2025, pp. 554
ISBN 9788851429591
Se la storia della riflessione cristiana sull’unicità di Dio ha da sempre risposto al dovere di rendere intelligibile il mistero di Dio nell’incontro con le differenti culture dell’umanità, tale impegno stimola ancora oggi rinnovate possibilità di comprensione della fede in dialogo con le religioni e le sfide del mondo post-secolare. Secondo una prospettiva dialogica, rispettosa della ricchezza spirituale dell’Islam, l’intento principale di questo volume è quello di studiare non solo la dimensione radicalmente monoteista della fede cristiana, ma osservare come la fede trinitaria possa dirsi e comprendersi a partire da uno sguardo islamico, mostrando le ragioni della sua credibilità, le fonti della sua “singolarità” e la ricchezza della sua ermeneutica. Potremmo così parlare di una riflessione teologico-contestuale sulla concezione monoteistica di Dio, ovvero dell’esercizio di un pensiero credente che, fondato sulla rivelazione cristiana, assuma come campo d’indagine il punto di vista del suo interlocutore, prendendo sul serio quelle interpellanze teologiche, mistiche e metafisiche suscitate dai numerosi «elementi di verità» disseminati nel campo della ricerca umana del divino. A partire da queste premesse, uno studio dedicato all’ermeneutica teologica dell’unicità di Dio rappresenta un campo di indagine privilegiato per una corretta comprensione dell’immagine del Dio cristiano e islamico, una conoscenza che superi i pregiudizi radicati nella secolare tradizione controversistica medievale e la rigida autoreferenzialità delle ragioni filosofico-teologiche di ambedue le tradizioni religiose.
Luigi TERRITO
Luigi Territo S.J., gesuita italiano, docente di Trinità e di Dialogo interreligioso alla Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale – Sez. San Luigi, e alla Scuola di Alta formazione in Arte e Teologia (Napoli), oltre alla laurea in Conservazione dei Beni Culturali, conseguita presso l’Università di Genova, ha ottenuto il Baccalaureato in Filosofia e Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, una licenza in Teologia Fondamentale (specializzazione in Teologia dell’esperienza religiosa nel contesto del Mediterraneo) e un dottorato in Teologia Fondamentale presso la Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale. Per approfondire gli studi islamici e l’arabo classico, ha condotto periodi di studio al Cairo (Egitto), presso l’Istituto di Studi Arabi Dar-Comboni e l’Università Orientale di Napoli. Le sue ricerche attuali vertono sul dialogo teologico islamo-cristiano, teologia trinitaria e filosofia islamica. Oltre all’attività accademica, è formatore al Pontificio Seminario Campano Interregionale di Posillipo e collabora saltuariamente con la redazione della Civiltà Cattolica scrivendo articoli su arte e dialogo interreligioso.
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