Stati, società e geopolitica nel contesto del Mediterraneo

Programma:

Il Mediterraneo ha una configurazione geopolitica propria, che si inserisce nelle logiche di potere e rivalità regionali e globali. Nella sponda Sud si concentra inoltre la gran parte dell’instabilità e della conflittualità mondiale, una tendenza che si è rafforzata con lo scoppio delle primavere arabe nel 2011, per motivi legati alle configurazioni socio-politiche e territoriali locali ma anche in ragione degli interessi di potenze extra-regionali. Il corso esaminerà le logiche dei rapporti di forza e delle alleanze esistenti all’interno delle due sponde e tra di esse, prestando attenzione agli interessi e alle modalità di azione dei vari attori coinvolti (Stati, organizzazioni regionali e mondiali, organizzazioni della società civile, movimenti politici, istituzioni religiose, e compagnie multinazionali). Si studierà in particolare alcune questioni che si inseriscono nel quadro della geopolitica del Mediterraneo: le frontiere e le migrazioni; l’accesso alle risorse naturali; le politiche identitarie e l’uso politico della religione; le trasformazioni demografiche e climatiche; l’affermazione di modelli politici ed economici specifici.

Avvertenze:

Bibliografia:

F. Anghelone (ed.), Potere blu. Geopolitica dell’acqua nel Mediterraneo, Bordeaux, Roma 2022; L. Ciabarri, L’imbroglio mediterraneo. Le migrazioni via mare e le politiche della frontiera, Raffaello Cortina, Milano 2020; S. Graglia, Il confine innaturale. La barriera tra Israele e Palestina. Origini e motivi di un muro, People, Gallarate 2021; A. Locatelli – V.E. Parsi (edd.), L’onda lunga delle Primavere arabe. Implicazioni teoriche e sfide geopolitiche, Vita e Pensiero, Milano 2013.